Nella campagna bolognese, il “Giardino delle Stanze sonore” è nato circa 20 anni fa, senza un progetto preesistente, dalla passione e dalla curiosità per il verde dall’artista simbolista Patrizia Merendi. L’ispirazione ai giardini giapponesi e all’architettura gotica è evidente fin dall’ingresso: ad accogliere i visitatori una installazione di land art in rami di salice, che riecheggia gli archi a sesto acuto delle cattedrali gotiche, e indirizza lo sguardo verso l’interno ombroso del giardino. Ma prima di varcarne la soglia, in fondo a un alto corridoio di siepi miste informali che isolano dal contesto della campagna circostante, un rivolo d’acqua attraversato da due lastre di pietra, invita ad ascoltare il fruscio leggero delle foglie e il mormorio dell’acqua che scorre.

È un giardino dal carattere un po’ misterioso, che si svela poco a poco, man mano che ci si inoltra nelle stanze verdi, legate l’una all’altra da altrettanti cannocchiali visivi che invitano alla scoperta, e a volte si aprono inaspettatamente sui campi verdi, a volte inquadrano una stele di vetro o altre installazioni create dalla proprietaria. All’ombra dei grandi alberi si sviluppa un ricchissimo sottobosco, popolato da Felci, Epimedium, Carex, Liriope, Brunnere e in questa stagione da una bella fioritura di Narcisi. Non manca un piccolo biolago, circondato da Iris pseudoacorus ed altre piante amanti dell’umidità, tra cui una Osmunda regalis che in questi giorni sta srotolando i suoi regali pastorali. Nella parte centrale si apre un grande spazio in cui è stato realizzato un Karesansui, o giardino giapponese di ghiaia, e un labirinto in ciottoli di fiume, che riproduce in scala ridotta quello della cattedrale di Chartres.

Il giardino è in continua evoluzione, e si è aperto a spazi più ampi e soleggiati che ospitano nuove installazioni, ma anche le piante spontanee sfuggite all’agricoltura intensiva ed alberi e arbusti della flora autoctona, messi a dimora dai bambini delle locali scuole primarie. Il giardino è curato personalmente e quasi quotidianamente dalla proprietaria, che saltuariamente si avvale anche del lavoro di alcuni giardinieri professionisti; non esiste un impianto di irrigazione, perchè la zona beneficia di alcune sorgenti e di una falda acquifera piuttosto alta.