Il giardino di Maria Patrizia, una delle ultime realizzazioni del paesaggista Ippolito Pizzetti, si sviluppa nell’ampia area circostante l’abitazione, una tipica casa colonica romagnola, ristrutturata con filologica attenzione ai materiali e ai dettagli. Nell’aia è stata conservata una concimaia, tra le cui pietre crescono, e volentieri si disseminano, Centranthus bianchi, Stipa tenuissima, Stachys bizantina e Anemone japonica bianchi.
Un prato semiselvatico, un minuscolo stagno circondato da felci e piante da ombra umida, e alcune grandi aiuole ricolme di perenni e rose, si allargano sul prato ben falciato e abbracciano l’abitazione su tre lati.
Ma il giardino negli ultimi anni è ‘dilagato’ fino ad uscire dalla recinzione, arrivando ad occupare una lunga striscia di terreno sotto l’argine del fiume Montone, per proseguire ed ampliare la collezione di rose antiche e moderne, che sono una delle passioni della proprietaria; e l’impressione è che Maria Patrizia non abbia intenzione di fermarsi tanto presto…
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