Conversazione con la dottoressa Antonella Imolesi Pozzi su storia ed opere del grande naturalista forlivese Padre Cesare Majoli, la cui mirabile Plantarum Collectio è conservata presso la Biblioteca Comunale di Forlì :
“Francesco Antonio Majoli nacque a Forlì nel 1746 e qui morì nel 1823; entrato nell’ordine dei Gerolimini con il nome di Cesare, fu un eminente botanico, naturalista e poligrafo dal multiforme ingegno.
Il sacerdote romagnolo fu autore di una quantità di trattati conosciuti nelle più importanti istituzioni scientifiche dell’epoca, dall’Accademia di Oxford a quella dei Filergiti di Forlì. Fu insegnante di teologia a Imola, di filosofia a Roma, di fisica sperimentale a Ferrara e a Fano e infine di elementi di geometria nel Pubblico Ginnasio di Forlì. Visse presso la Corte di Napoli e viaggiò in varie città italiane per realizzare il suo lavoro di classificazione dei diversi aspetti del mondo naturale, dai fiori agli insetti, dai pesci agli uccelli, accompagnando le sue osservazioni con magnifiche tavole apprezzatissime per la precisione del disegno e la delicatezza delle tinte.
Ritornato nella città natale riordinò e diresse la Biblioteca di Forlì fino 1801. Ed è proprio qui che è conservata la sua vastissima Plantarum Collectio, migliaia di fogli sciolti raccolti in 27 grandi volumi, corredati da circa 1800 tavole a piena pagina disegnate e colorate ad acquerello.
È forse il più imponente lavoro classificatorio sull’argomento che il suo tempo abbia prodotto. L’opera restò inedita per desiderio del suo autore e rappresenta una fonte preziosa che documenta anche le innumerevoli varietà vegetali oggi non più presenti nel nostro territorio.”
(La Dott.ssa Antonella Imolesi Pozzi è stata per molti anni la Responsabile dei Fondi Antichi, Manoscritti e Raccolte Piancastelli della Biblioteca comunale “A. Saffi” di Forlì e in ambito istituzionale, si è occupata della conservazione, tutela e valorizzazione dei materiali bibliografici, iconografici e documentali delle Raccolte, realizzando mostre, tenendo conferenze e partecipando a convegni e giornate di studio su argomenti relativi al patrimonio storico, artistico e culturale della città, pubblicando testi per cataloghi, volumi e saggi storico-artistici dedicati al patrimonio librario e documentale, all’autografoteca e ai materiali iconografici della Biblioteca forlivese.)
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