“Giardini di ieri, giardino oggi: storie e nuove visioni” era il tema della rassegna ViVi il Verde 2022 organizzata dalla Regione Emilia-Romagna, e Oltre il Giardino si è ricollegata al filo rosso del “benessere” che era stato affrontato nelle edizioni precedenti partecipando con la propria iniziativa: Parchi di ieri e di oggi per la Salute e il Benessere a Forlì. Abbiamo colto infatti l’occasione per una visita guidata attraverso il Parco dell’Ospedale Morgagni-Pierantoni ed il Parco Franco Agosto, due grandi spazi verdi votati alla salute e al benessere dei cittadini forlivesi.
Negli anni ’30 del Novecento, sull’onda della propaganda fascista, Forlì vide la costruzione di numerosi nuovi complessi architettonici, sportivi e anche di un modernissimo e particolare sanatorio, circondato da un grande parco. Il “Sanatorio IX Maggio”, come allora si chiamava, comprendeva tre grandi edifici dedicati alla cura, alla riabilitazione e al reinserimento dei malati di tubercolosi, dai reparti dedicati ai bambini sino ai laboratori artigianali per il recupero lavorativo degli adulti. Costruito ex novo su un’area agricola adiacente alla città, in una zona particolarmente salubre, era un complesso dedicato alla vita eppure iconograficamente ispirato alla guerra, con avveniristici edifici che avevano forma di nave, aereo, carroarmato posizionati al centro di un grande parco. La creazione dell’area verde risale quindi a poco meno di un secolo fa, ma non ha visto grandi rimaneggiamenti se non nelle zone di accesso ai padiglioni e nelle aree ampliate con edifici o riammodernate, ed era prevalentemente composta da conifere di varietà più o meno esotiche e alberi ad alto fusto. Tra le più eclatanti modifiche subite nel tempo c’è il trapianto di un gruppo di alberature esemplari, una decina di Tigli spostati da una zona all’altra per far spazio alle nuove costruzioni che hanno ammodernato il grande polo sanitario romagnolo. Altra curiosità è un Ibrido di Quercia sempreverde, da noi denominato Ibrido H, che è la mascotte del Parco, dove è nata da seme una cinquantina d’anni fa, nella zona del campo da bocce dove i giardinieri effettuavano rinvasi e preparazioni del terreno. https://bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it/pater/loadcard.do?id_card=196709
Alla confluenza dei fiumi Montone e Rabbi, un percorso pedonale e ciclabile unisce oggi questo parco al ben più recente Parco Urbano di Forlì, l’attuale vero cuore verde della città, sede di attività all’aperto e luogo di benessere.Aperto nel 1994, il Parco Agosto Franco è nato da un ambizioso progetto di recupero di terreni a bordo fiume, per decenni sfruttati come cave di argilla dalle vicine fornaci. Un esorbitante apporto di nuovi terreni ha permesso di formare l’attuale disegno del parco, che con un preciso progetto paesaggistico alterna zone a prato e “ostacoli boschivi” che spingono il visitatore a procedere sempre oltre. L’impegno iniziale del Comune e degli incaricati della realizzazione (come Elves Sbaragli, che ci ha fatto da guida) è stato serio ed appassionato, nella scelta dei materiali, delle piante, delle tecniche realizzative e di gestione amministrativa, tanto da farne un esempio da studiare anche da parte di nazioni straniere. Oggi il Parco è frequentatissimo e nonostante il continuo scemare di risorse e le difficoltà per mantenerlo in buono stato, offre la possibilità di grandi spazi verdi ad un passo dal centro cittadino, godibile da fruitori di ogni età.
Ringraziamo le nostre guide esperte e calorosamente coinvolte: per Parco del Morgagni-Pierantoni, il il geometra Marino Mambelli, che ci ha introdotti all’inquadramento storico-architettonico e il giardiniere Ivano Versari che ne è il curatore e ci ha condotti tra le componenti vegetali e la storia colturale del Parco, e l’architetto Elves Sbaragli, che ci ha descritto il progetto e la realizzazione del Parco Urbano, di cui è stato il diretto responsabile negli anni ’90.
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