Il giardino di Karl Foerster a Potsdam – Berlino

Karl Foerster (1874-1970) personaggio poco noto al grande pubblico, è stato un vero pioniere del giardinaggio moderno: le sue sperimentazioni sulle perenni, volte a selezionare le varietà più resistenti, e la ricerca di uno stile più naturale mediante la combinazione di piante erbacee, per ottenere un effetto complessivo di prato spontaneo, hanno ispirato la cosiddetta “New wave olandese” e i più noti paesaggisti contemporanei, vedi P.Oudolf, H.Gerritsen, T.Stuart-Smith ed altri.
Il lavoro e la continua sperimentazione dapprima nel vivaio, iniziato nel 1903, e in seguito nel giardino privato, non si interruppero neppure nei momenti più bui della storia europea, sia sotto il nazismo, quando si prese il rischio di assumere molti lavoratori ebrei, che sotto il regime sovietico.
Ci ha lasciato oltre a numerose pubblicazioni, un libro dal titolo “Erbe e felci per il giardino” e alcune varietà di erbacee perenni e graminacee da lui selezionate, tra cui la conosciutissima Calamagrostis acutiflora “Karl Foerster”.
E’ morto nella sua casa di Potsdam alla bella età di 96 anni, notizia molto incoraggiante per noi giardinieri.

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Il giardino

Il giardino, oggi gestito dalla nipote, fa parte del patrimonio mondiale UNESCO “Potsdam Sans Souci” ed è in realtà un piccolo giardino privato, costruito attorno alla casa, circondato e quasi abbracciato da una fitta siepe, disseminato di vecchi cedri e altri alberi che ombreggiano soprattutto il lato nord est. Le quattro zone in cui è suddiviso il giardino prendono il nome ognuna da una stagione dell’anno.
Sul retro della casa c’è il giardino d’autunno, di forma regolare, che ospita masse di Aster, Rudbeckie (tra cui l’altissima Rudbeckia maxima), Sedum, Echinacee, Helenium – perenni che si esprimono al meglio da fine estate ad autunno inoltrato – ed un piccolo giardino roccioso, molto ombreggiato e ricco di felci e Carex, Pulmonarie, Brunnere, Hosta e piccole tappezzanti da ombra.
Davanti alla casa il giardino dell’estate: un grande rettangolo fiorito, di impianto simmetrico e regolare, fitto di perenni di taglia piuttosto alta e graminacee con lunghe infiorescenze, che fanno un po’ da schermo per la veduta successiva.

Ecco una vista d’insieme dall’alto, in cui spiccano le infiorescenze rosa magenta dell’Eupatorium purpureum:
in primo piano le spighe rosse di una Persicaria amplexicaulis, a destra e sullo sfondo i fiori bianchi e piumosi di Aruncus dioicus, Nicotiana sylvestris, Agapanti in vaso, Echinacee e graminacee;
Al centro, scendendo qualche gradino, il sunken garden con una vasca rettangolare, Ninfee, Carex e ranocchie.
Visto con gli occhi di oggi non appare come un giardino rivoluzionario, infatti ricorda molti giardini già visti, con una piacevole combinazione di forme e colori ma nulla di straordinariamente nuovo…se non fosse che questo signore l’ha progettato e costruito cent’anni fa!