Laura Caratti ed Edoardo Santoro presentano a Cesena il libro “Il giardino svelato”
Laura Caratti, giardiniera e giardinofila appassionata, racconta ad una platea attenta e curiosa, come è nata l’idea di un libro che raccogliesse storie di giardinaggio reale : punto di partenza la constatazione che non esistono sul mercato libri con un approccio non strettamente specialistico, ma che raccontino semplicemente esperienze di persone comuni, con competenze e professioni diverse, con visioni ed idee sul giardinaggio anche molto diverse tra loro.
“Il progetto – racconta Laura – è nato soprattutto grazie alle chiacchierate con gli amici che condividono, come unico comun denominatore la stessa passione, e che non trovano nelle librerie testi che non siano solo manuali, o bellissimi libri fotografici inglesi che insegnano come accostare i colori, come seguire il ritmo delle stagioni con piante sempre interessanti, come sfruttare anche gli angoli più difficili, ma sono utili solo fino a un certo punto perchè il nostro clima è ben diverso da quello britannico; le riviste di giardinaggio sono poi in gran parte farcite di pubblicità, ci mostrano irraggiungibili giardini da sogno, difficile trovare spunti per una persona normale.
Il nostro gruppo di lavoro ha invece cercato di mettere su carta non tanto le regole – nei nostri paradisi privati a volte le trasgrediamo allegramente e consapevolmente – quanto le piante, le circostanze e gli accostamenti che ci hanno ispirati, nella speranza che possano essere di stimolo per qualcun altro. Ecco allora che nella rassegna compaiono anche giardini caotici, disordinati, non troppo curati: sono meno interessanti rispetto a quelli progettati e accuditi alla perfezione? Io dico di no, spesso rivelano una personalità affascinante e raccontano storie di persone che si divertono a provare, sperimentare, senza aver timore di fare errori.
Con parole e immagini abbiamo cercato di illustrare il modo in cui ognuno di noi ha pensato e creato il proprio giardino, adattandosi agli spazi e al paesaggio, inseguendo suggestioni e necessità pratiche, con l’intento di offrire a chi ci legge un variegato ventaglio di possibilità da applicare e modificare a piacere”
Il libro, corredato da belle immagini, idee, spunti e suggerimenti, presenta una piccola selezione di 12 giardini molto eterogenei, distribuiti nell’intero Nord Italia, in provincia di Torino, Piacenza, Varese, Milano, Padova e Venezia. Dal terrazzo di città all’orto-giardino, dall’approccio metodico a quello più rilassato, dal roseto al giardino ghiaioso o roccioso; tutti in pieno clima continentale, dove le temperature invernali a volte giocano brutti scherzi, precipitando anche a 15 °C sotto zero, e le estati sono altrettanto temibili, con il termometro che può toccare i 40 °C, quasi sempre in terreni argillosi, molto compatti e pesanti.
“Con l’esperienza e lo studio – racconta Edoardo, uno dei coautori, curatore degli spazi verdi del Borgo Medioevale e di Palazzo Madama – abbiamo imparato a scegliere le piante anche in base alle reali possibilità di successo, abbiamo capito come proteggerle dagli agenti atmosferici e come rimediare ai difetti del terreno, o nel mio caso, come creare un giardino ex novo, giocando con le annuali e le bulbose in attesa che il giardino maturi e si producano gli effetti che cercavo”
Le immagini mostrano l’evoluzione del giardino di Edoardo, la creazione di terrapieni per introdurre movimenti nel terreno, la sostituzione della siepe sempreverde con una di arbusti e rampicanti, le pergole, le bordure “all’italiana”, reinterpretate utilizzando piante più adatte ai nostri climi e rinunciando a quelle troppo difficili da coltivare, le aiuole rialzate che ospitano piccole collezioni di Campanule. E le piccole sorprese che improvvisamente animano un muretto di tufo: Omphalodes verna e Erigeron karvinskianus si sono installate spontaneamente nelle fessure, ed Hesperis matronalis in mezzo al Loropetalum chinensis!
“Non importa che le piante siano belle in ogni stagione – dice Edoardo – importa che stiano bene e le soddisfazioni arrivano inaspettate…quando dal caso nasce un accostamento perfetto, scaturisce la consapevolezza che non puoi decidere tutto, ed è bello lasciarsi sorprendere da una manciata di semi e bulbi sparsi qua e là per il giardino”