Domenica 28 aprile, si parte da Faenza per giungere col trenino panoramico, via Marradi, a Firenze, dove ci muoviamo esclusivamente (e coraggiosamente!) con i mezzi pubblici. In mattinata visitiamo il Giardino dell’Iris, nei pressi di Piazzale Michelangelo, dove la Società Italiana dell’Iris bandisce annualmente, in collaborazione con il Comune di Firenze, il Concorso internazionale dell’ Iris barbata. Qui ogni anno fin dal 1954 i più importanti ibridatori di tutto il mondo – spiega la guida che ci accompagna –  tra giugno e settembre inviano rizomi i Iris, che verranno coltivati nel giardino per tre anni, prima di essere esaminati e giudicati da una giuria internazionale.

Attualmente il giardino ospita oltre un centinaio di varietà, frutto delle migliori selezioni degli ibridatori, ed è una delle più importanti collezioni a livello mondiale di questo fiore; lo spettacolo della fioritura degli Iris di tanti colori sotto gli ulivi è indimenticabile.

 

Nel pomeriggio visitiamo la Mostra Mercato Primaverile al Giardino dell’ Orticoltura, ma la nostra meta in realtà è lo splendido Tepidarium ‘Giacomo Roster’, la serra più grande d’Italia.
L’opera fu realizzata nella seconda metà dell’800 dall’architetto Giacomo Roster, in occasione della prima esposizione internazionale di orticoltura. La grande serra in stile Liberty (all’epoca riscaldata con stufe per ospitare varietà esotiche di piante provenienti da tutto il mondo) è lunga 38,50 metri per 17 di larghezza, con una altezza massima, nella navata centrale, di 14 metri. ed è sovrastata da una copertura che ricorda la carena di una nave rovesciata, secondo lo stile di altre strutture di questo genere, presenti in molte capitali europee.